Perseo

21 x 45 x 43 cm

Eroe della mitologia greca, era figlio del re degli Dei Zeus e di Danae, figlia del re di Argo.

Il suo nome si lega soprattutto all’uccisione della Gorgone Medusa, oltre al salvataggio di Andromeda poi diventata sua sposa.

Dopo essersi impossessato degli strumenti necessari dalle ninfe Stigie per poter adempiere al suo compito, Perseo parte alla volta del paese degli Iperborei dove viveva la Gorgone. Resosi invisibile grazie all’elmo di Ade, camminando all’indietro guardando nello scudo lucido sorretto da Atena, abbastanza vicino al mostro da sentire sibilare i serpenti sul capo, lo decapitò col falcetto di Ermes mentre dormiva.

Perseo era inoltre bisnonno di Eracle, Ercole per i romani.

La composizione della scultura, la figura con le gambe raccolte al petto cinte dalle braccia, l’ho ripresa dalle statue-cubo di tradizione dell’antigo Egitto, antico e medio regno. Si tratta di ex voto per ringraziarsi i favori degli Dei.

Ho voluto rappresentare il soggetto con questa forma per dargli una posa contemplativa, quasi ieratica.

Perseo, dopo la sua impresa eroica, medita sul suo gesto e riflette sulla natura del mostro la cui testa è poggiata ai suoi piedi.

Secondo alcune tradizioni Medusa sarebbe stata trasformata in una creatura mostruosa da Atena per aver giaciuto con Poseidone, forse contro la propria volontà, in uno dei templi dedicati alla Dea. Da l’orrenda punizione che l’ha tramutata in una Gorgone, alla sua sete vendicativa su chiunque che trasformava in statue di pietra. Da vittima si è trasformata in carnefice.

Da questo mi è nata l’idea di un Perseo che riflette su tutta questa vicenda, il suo gesto mette fine a un dramma che va al di là della nostra volontà di mortali.